L'Italia. Il paese europeo che sta subendo più danni ambientali. Il clima è impazzito. Un giorno sole, un giorno pioggia. Un giorno neve, un giorno temporali.
Ormai si perde la speranza. Ma bisogna fare uno stretto collegamento. Al clima è legato sia l'energia che l'innovazione tecnologica. E qui in Italia l'innovazione è molto meno sviluppata che in America e Giappone, o più semplicemente che in Francia, un paese che ci sta accanto.
E qui arrivo alla domanda che faccio a tutti:
E qui la questione è delicata. La gente sembra terrorizzata soltanto al suono di questo nome. Si tiene a distanza.
Cito da wikipedia:
"L'Italia tra gli anni '60 e '70 decise di dotarsi del nucleare, avviando in tal modo la costruzione di centrali; qualche anno dopo, nel 1987, ha tenuto tre referendum riguardanti il finanziamento pubblico e gli incentivi alla costruzione di centali, nonché il divieto per l'ENEL di parteciparvi; l'anno successivo pertanto si è sospesa la costruzione di nuove centrali e si sono avviate le procedure di chiusura delle quattro attive: la moratoria su questo punto, inizialmente valida dal 1988 al 1993 è stata prolungata a tempo indeterminato. Il risultato del referendum è stato successivamente interpretato come una volontà di chiudere le quattro centrali nucleari esistenti e di fermare gli investimenti in tal senso (non di vietare l'atomo e la ricerca). Questo processo terminò con la chiusura dell'ultima centrale nel 1990. La questione è molto delicata e controversa: l'Italia importa comunque notevoli quantità di energia elettrica prodotta da centrali nucleari dalla Francia e dalla Svizzera, e alcuni ritengono che il contenuto di 1 dei 4 referendum sia stato disatteso in quanto l'Enel sta collaborando con importanti aziende europee in fatto di nucleare; inoltre molti ritengono che il risultato del referendum fu dovuto esclusivamente all'impatto emozionale causato da Chernobyl (che portò a pensare al fatto che il nucleare non fosse sicuro) e non a una profonda riflessione sulle politiche energetiche."
Specie ultimamente si discute nuovamente del ritorno all'atomo, dipinto dai suoi sostenitori più convinti come una facile soluzione ai problemi energetici dell'Italia, il Paese europeo dove l'elettricità costa di più (secondo loro proprio a causa della rinuncia al nucleare)."
(Bayern,Bassa Franconia,Germania).
Le frasi in grassetto credo siano le più significative...forse abbiamo fatto male a lasciare il nucleare. Noi abbiamo preso l'alternetiva, la via più difficile, che al momento ci sembrava la migliore...e adesso come sarebbe l'economia italiana se fosse accettato il nucleare? Oltretutto credo che il nucleare sia molto meno inquinante dell'energia termoelettrica. L'unico vero problema sono le scorie e la nucleofobia. Ma con l'innovazione scientifica si troverà qualcosa che crei un compromesso, e magari l'economia italiana migliorerà e il mondo...e il mondo chi lo sa come sarà...
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