Situazione comune che si ripete milioni di volte ogni giorno sulle strade. Lo stato ignora il problema. Ma qui più che problema di stato è un problema della comunità europea. Ma nessuno muove un dito. Il racket della prostituzione è uno dei diffusi e più redittizi per le associazioni criminali, sia mafiose che no. Inutile ignorarlo. Le donne, rapite nei paesi dell'est quali Romania, vengono portate clandestinamente dove vengono torturate e obbligate a prostituirsi. Hanno persino paura di rivolgersi alle autorità perchè sono senza documenti. Recentemente una di loro,Adelina, sfuggita tramite i "suoi angeli" del 113 adl racket racconta la sua avventura al Bivio. Racconta di essere stata picchiata, violentata,bruciata e perfino torturata infilandole del sale nelle ferite che le procuravano. Ma il problema è il perchè lo stato non muove un dito per arginare il problema.
Quindi l'unica speranza per queste donne è il coraggio di costituirsi alla polizia. E la cosa giusta. Non dovete avere paura delle autorità. Ciao.
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venerdì 14 settembre 2007
Le "schiave del sesso"
Pubblicato da ricimik alle 15:19
Etichette: 113, italia, prostituzione, romania
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2 commenti:
bene, siccome il mio commento precedente è stato eliminato, cercherò di riscrivere meglio lo stesso concetto:
da cosa è alimentato un business?
è la domanda che spinge l'offerta o l'offerta che spinge la domanda?
vi prego solo di soffermarvi su questo e di leggere il dossier contenuto in questo sito:
http://jonathanx.altervista.org/
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